Quando sono nato (1949) c’era ancora la polvere della Seconda Guerra Mondiale, ma non me ne ricordo.
Del resto della mia vita posso invece dire che sono stati anni meravigliosi, probabilmente i migliori toccati finora all’umanità. Qui, in Occidente, si sono susseguite a ritmo incalzante grandi e pacifiche rivoluzioni, faticose quanto emozionanti.
Tecnologia, trasporti, comunicazioni, medicina e tanto altro ancora ci hanno procurato una vita più lunga, viaggi più facili, conoscenze inimmaginabili.
Adesso il giocattolo s’è rotto e tutto quello che luccicava, ci si mostra purtroppo in altra veste.
Penso ci sia un grande bisogno di riflessione, di cura, di volontà per tornare a distinguere ciò che conta davvero da quello che invece avvelena.

MISSION

Caffè Hag
Credo nel potere evocativo del colore, nella libertà delle forme e nella forza di un’idea visiva, e sono convinto che tutto ciò possa parlare anche senza parole.